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MITTENTE Donne in nero Como
DATA 31/05/2010 18.41
COMUNICATO STAMPA
È strage La marina israeliana attacca dal mare e dal cielo la flottiglia della pace. Presenza silenziosa delle Donne in black in Como, on Piazza San Fedele, Wednesday, June 2 to 17.
It is with deep anger and dismay that we learned this morning's tragic news of the killing of 19 peace activists - members of international civil society, men and women headed to the Gaza Strip - the Israeli army, which attacked by an act of piracy the humanitarian convoy. Our first desire is to express all the pain for the victims and sympathy to all the activists who are at sea.
Freedom Flottille - set sail from Cyprus in recent days to accomplish a mission of peace, in an attempt to break the siege imposed on Gaza Strip, bringing on board delle navi aiuti umanitari, materiali di prima necessità, cibo, cemento per la ricostruzione delle case dopo la distruzione causata dall'attacco israeliano "Piombo fuso" (dicembre 2008 - gennaio 2009) – è stata assaltata in acque internazionali in palese violazione della legalità internazionale, e del rispetto dei fondamentali diritti umani.
Israele ha mostrato ancora una volta che l’unica modalità che sa usare è quella militare, considerandosi, con arroganza, al di sopra delle leggi, in nome di un’impunità che troppo spesso gli è stata garantita dalla comunità internazionale disposta a non fare pagare il prezzo ad Israele delle sue violazioni.
«È un crimine contro l'umanità e la decenza quello di cui si è macchiata, colpendo un convoglio umanitario composto da attivisti e attiviste pacifici diretti verso la Striscia di Gaza per romperne l'assedio, che dimostra la realtà di un'occupazione militare che continua. La motivazione addotta che gli internazionali aiutassero Hamas è ridicola: chi aiuta la divisione dei palestinesi è chi continua a punire collettivamente la popolazione di Gaza con l'assedio e tutta la popolazione palestinese con l’occupazione militare.
Aveva ragione David Grossman – scrittore e pacifista israeliano – quando nel corso di una manifestazione nel quartiere di Sheik Jarrah, a Gerusalemme Est, contro l'espulsione di cittadini palestinesi dalle their homes by Israeli settlers, said that Israel is like a carnivorous plant that devours even herself.
Faced with the massacre of civilians committed by Israel, the international community and governments around the world take a clear and unambiguous enough to say once and for all a state of impunity that continues to perpetrate hatred and violence, in violation continuously international law and humanitarian law. Give strength and listen to those voices in Israel, together with the Palestinians, saying that the military occupation kills all and all. " Said Luisa Morgantini, former Vice President of European Parliament, on behalf of the Association for Peace. We
Women in Black invitiamo ad aderire e a partecipare alla presenza silenziosa che si terrà a Como, in piazza San Fedele, mercoledì 2 giugno alle 17 e ad inviare lettere di protesta al ministro Frattini (unita.crisi@esteri.it).
MITTENTE Donne in nero Como
DATA 31/05/2010 18.41
COMUNICATO STAMPA
È strage La marina israeliana attacca dal mare e dal cielo la flottiglia della pace. Presenza silenziosa delle Donne in black in Como, on Piazza San Fedele, Wednesday, June 2 to 17.
It is with deep anger and dismay that we learned this morning's tragic news of the killing of 19 peace activists - members of international civil society, men and women headed to the Gaza Strip - the Israeli army, which attacked by an act of piracy the humanitarian convoy. Our first desire is to express all the pain for the victims and sympathy to all the activists who are at sea.
Freedom Flottille - set sail from Cyprus in recent days to accomplish a mission of peace, in an attempt to break the siege imposed on Gaza Strip, bringing on board delle navi aiuti umanitari, materiali di prima necessità, cibo, cemento per la ricostruzione delle case dopo la distruzione causata dall'attacco israeliano "Piombo fuso" (dicembre 2008 - gennaio 2009) – è stata assaltata in acque internazionali in palese violazione della legalità internazionale, e del rispetto dei fondamentali diritti umani.
Israele ha mostrato ancora una volta che l’unica modalità che sa usare è quella militare, considerandosi, con arroganza, al di sopra delle leggi, in nome di un’impunità che troppo spesso gli è stata garantita dalla comunità internazionale disposta a non fare pagare il prezzo ad Israele delle sue violazioni.
«È un crimine contro l'umanità e la decenza quello di cui si è macchiata, colpendo un convoglio umanitario composto da attivisti e attiviste pacifici diretti verso la Striscia di Gaza per romperne l'assedio, che dimostra la realtà di un'occupazione militare che continua. La motivazione addotta che gli internazionali aiutassero Hamas è ridicola: chi aiuta la divisione dei palestinesi è chi continua a punire collettivamente la popolazione di Gaza con l'assedio e tutta la popolazione palestinese con l’occupazione militare.
Aveva ragione David Grossman – scrittore e pacifista israeliano – quando nel corso di una manifestazione nel quartiere di Sheik Jarrah, a Gerusalemme Est, contro l'espulsione di cittadini palestinesi dalle their homes by Israeli settlers, said that Israel is like a carnivorous plant that devours even herself.
Faced with the massacre of civilians committed by Israel, the international community and governments around the world take a clear and unambiguous enough to say once and for all a state of impunity that continues to perpetrate hatred and violence, in violation continuously international law and humanitarian law. Give strength and listen to those voices in Israel, together with the Palestinians, saying that the military occupation kills all and all. " Said Luisa Morgantini, former Vice President of European Parliament, on behalf of the Association for Peace. We
Women in Black invitiamo ad aderire e a partecipare alla presenza silenziosa che si terrà a Como, in piazza San Fedele, mercoledì 2 giugno alle 17 e ad inviare lettere di protesta al ministro Frattini (unita.crisi@esteri.it).